Morbillo e autismo

 

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La paura sul vaccino denominato MPR, ovvero il vaccino per morbillo, parotite e rosolia, il cosiddetto vaccino trivalente, si fa sempre più ampia. Le numerose voci che girano a tal riguardo, le inchieste aperte, il panico generale, d'altronde, non possono che terrorizzare una qualsiasi mamma che si appresta a far vaccinare un figlio, pensando, o comunque avendo ormai il seme del dubbio insinuato, che tra il vaccino trivalente e l'autismo possa esserci davvero una correlazione.

 

 

È una bufala o c'è un fondo di verità in questa possibile notizia? Naturalmente noi non vogliamo sostituirci alle scelte del vostro medico di fiducia ma aiutarvi e aiutarci a capire di più in questa vicenda.

 

Cos'è il vaccino trivalente?

Il vaccino trivalente rappresenta la somministrazione di tre vaccini insieme, ovvero appunto quello per il morbillo, per la rosolia e per la parotite: si ritiene infatti che la somministrazione congiunta possa avere una maggior efficacia per la prevenzione e cura di queste patologie.
Un aspetto da non sottovalutare è che i vaccini sono importantissimi perché prevengono delle malattie molto serie, quali appunto morbillo, rosolia e parotite, che possono finanche causare la morte, se presi in forma particolarmente grave.
Non ci sentiamo, quindi, nella posizione di considerare in qualche maniera inutili i vaccini per queste malattie.

 

 

Come mai si ritiene che ci sia correlazione tra autismo e vaccino trivalente?

Il vaccino trivalente ha iniziato ad essere diffuso negli ultimi due decenni, lo stesso periodo in cui c'è stato un notevole incremento di bambini autistici.
C'è effettivamente una correlazione?
Il forte allarmismo, le numerose teorie complottiste hanno insinuato il seme del dubbio in moltissimi ricercatori, i quali hanno voluto vederci chiaro: delle numerose ricerche fatte, però, nessuna prova una qualsiasi correlazione tra autismo e vaccino trivalente, che sembra così essere esente da qualsiasi responsabilità per la patologia ivi indicata.
Prima di procedere con la vaccinazione, però, è sempre bene informarsi per tempo e correttamente,  perché la possibilità seppur minima che ci possa essere un nesso causale tra le due cose, non può far stare sereno nessuno.