Il morbillo ed il contagio

 

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Il morbillo è una malattia infettiva contagiosa, tra le esantematiche più comuni, che colpisce in generale bambini tra il primo e terzo anno d’età, sebbene la sua massima incidenza si abbia durante il periodo delle elementari. La forma più atipica della patologia (denominata SAM) colpisce invece in età adulta. Il morbillo, il cui nome significa letteralmente “piccolo morbo” è di breve durata e di facile cura ed è causato da un virus della famiglia dei Paramixovidae (morbillivirus).

 

 

Sintomi del morbillo

Il periodo di incubazione del virus va dagli 8 ai 14 giorni. La malattia inizia in modo piuttosto generico con sensazione di malessere, febbricola e congiuntivite con a comparsa di puntini bianchi sulla mucosa della bocca. Segno inequivocabile del morbillo è la comparsa di macchie rosse, dette esantemi o macchie di Koplik, localizzate inizialmente in una zona circoscritta del corpo, che nel giro di pochi giorni si diffondono esponenzialmente, spesso accompagnate anche da tosse e febbre. Mano a mano che le macchie si espandono sul corpo, attaccando nuove porzioni di pelle, quelle insorte prima iniziano a sparire lasciando la pelle secca e desquamata. Durante la cosiddetta seconda fase della malattia, la febbre può salire fino a 40° e provocare faringite o infiammazioni della mucosa della laringe. Nel giro di una settimana, le macchie iniziano a sparire a poco a poco fino alla completa guarigione.

 

Contagio del morbillo

Il virus del morbillo ha un’elevata percentuale di contagiosità (si parla del 97-98%) poiché si trasmette per via aerea attraverso le secrezioni emesse tossendo, starnutendo e anche semplicemente parlando. Questo alto tasso rende molto raro l’arrivare fino all’età adulta senza aver mai contratto la malattia. Una volta contratto il virus, il morbillo è contagioso da 1 a 4 giorni prima dell’insorgere dei sintomi e fino a 5/7 giorni dopo la comparsa delle macchie rosse. Il periodo di incubazione della malattia oscilla tra i 10 e 12 giorni ed essa può ritenersi conclusa passato tale periodo di tempo.

 

 

Cure del morbillo

Il medico identificherà il contagio da morbillo solo osservando attentamente le macchie di Koplik, unica manifestazione che da la certezza si tratti della malattia infettiva. Data la natura “auto risolvente” della malattia, non esiste una cura ad hoc per il morbillo né tantomeno esistono farmaci specifici per combatterlo. Il trattamento che il medico prescriverà sarà volto semplicemente ad alleviare tutti quei fastidi e disturbi correlati al morbillo durante il suo naturale decorso. Per tenere a bada la febbre ed abbassarla nel caso in cui la temperatura salga oltre i 38°, viene prescritto il paracetamolo (tachipirina); per sedare la tosse, secca in questo caso, verranno prescritti sciroppi e verrà consigliato di mantenere ben umidificata la stanza in cui si trova il malato; per dare sollievo agli occhi, basteranno poche gocce di collirio. Poiché il morbillo provoca spesso repentine perdite di liquidi e disturbi di natura diarreica, sarà necessario mantenere il malato idratato. Solo nel caso in cui insorgano complicanze di natura batterica, il medico prescriverà una cura a base di antibiotici.

 

Prevenzione del morbillo

Esiste un vaccino apposito per prevenire il morbillo. Esso va somministrato in due dosi e la sua efficacia si aggira attorno al 100%. La prima dose va somministrata entri i primi 24 mesi di vita (tra il 12° e 15° preferibilmente), mentre la seconda dose, o richiamo, andrà somministrata tra i 5/6 anni o 11/12 anni.