Farmaci morbillo

 

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Esistono farmaci per curare il morbillo? Questa malattia infettiva e contagiosa, che colpisce soprattutto i bambini ma anche adulti, è causata dal virus Morbillivirus (della famiglia dei Paramixovidae) trasmesso attraverso le vie respiratorie (starnuti, saliva, colpi di tosse). Il virus può sopravvivere fino a 2 ore (anche oltre) nell’ambiente, di conseguenza si corre il rischio anche di un contagio indiretto (toccando superfici infette e portando le mani alla bocca, occhi, naso).

Essendo causato da un virus, non esiste alcun trattamento medico specifico per il morbillo. L’infezione deve fare il suo corso (1-2 settimane) e si può ricorrere soltanto a farmaci sintomatici, trattamenti farmacologici in grado di curare o alleviare i sintomi.

 

Quali sono i sintomi? Nella prima fase del morbillo (di incubazione) che dura 10-12 giorni, compaiono disturbi gastroenterici, inappetenza, mal di testa e malessere generale.

Nella seconda fase (pre-esantemica) che dura 3 giorni, i sintomi sono febbre alta (fino a 40°), lacrimazione, congiuntivite, raffreddore, tosse secca, insofferenza alla luce, malessere generale.

Nella terza ed ultima fase (esantemica), compare l’esantema (un’eruzione maculo-papulosa) inizialmente sul viso poi in tutto il corpo accompagnato da tosse e febbre. Dopo 4 giorni, questo rash cutaneo evolve in desquamazione cutanea.

 

 

Farmaci per curare il morbillo o, meglio, i sintomi

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L’unico trattamento utile per intervenire in caso di morbillo consiste nell’assumere farmaci sintomatici, in grado di curare, alleviare o contenere i sintomi della malattia.

Le classi di farmaci maggiormente impiegate nel trattamento contro il morbillo sono:

  • Paracetamolo o acetaminofene e quindi Efferalgan, Nureflex o Tachipirina (la trovate anche online su farmaciacavalieri.it), antipiretici ed analgesici per abbassare la febbre alta (da somministrare nella quantità di 325-650 mg al giorno ogni 4-6 oppure 1 grammo ogni 6-8 ore) o per sintomi dolorosi. Il paracetamolo si può somministrare anche per via endovenosa (15mg/kg ogni 6 ore o 12,5 mg/Kg ogni 4 ore per i bambini che pesano meno di 50 Kg, 1 grammo ogni 6 ore o 650 mg ogni 4 ore per adulti e adolescenti il cui peso supera i 50 chili);

  • Ibuprofene (Antalfebal, Nurofen), un altro farmaco ad azione antipiretica ed analgesica che, come il paracetamolo, abbassa la febbre ed allevia il dolore;

  • Codeina contro tosse e mialgie;

  • Gocce per l’otite;

  • Gocce per la congiuntivite allo scopo di alleviare il bruciore;

  • Agenti espettoranti ed antitussigeni in forma di sciroppi sedativi per la tosse per liberare bronchi, trachea e vie respiratorie in genere da muco ed essudato. A tale scopo si rivela molto utile anche la fitoterapia a base di liquirizia, edera, marrubio, ortica bianca da assumere in forma di tisane o sciroppo;

  • Antistaminici per alleviare il fastidioso prurito dovuto all’eruzione cutanea;

  • Vitamina A (come Adisterolo, Vitalipid, Evitex) indicata per bimbi da 6 mesi a 2 anni ospedalizzati che registrano una marcata carenza di questa vitamina, la quale serve anche per ridurre il rischio di cecità.

 

E’ da evitare assolutamente la somministrazione a bambini di età inferiore ai 16 anni di Aspirina in quanto potrebbe portare allo sviluppo della sindrome di Reye.

Gli antibiotici, nei casi di morbillo non complicato, sono da evitare perché inutili: non hanno alcun effetto né preventivo né curativo.

 

Complicanze del morbillo

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Il morbillo, essendo causato da un virus, deve fare il suo corso e, purtroppo, è a rischio complicanze, anche molto serie. E’ necessario contattare il medico in caso di:

  • Dolore al petto che aumenta in fase di respirazione;

  • Mancanza di fiato;

  • Estrema sonnolenza;

  • Convulsioni;

  • Stato di confusione;

  • Tosse con perdita di sangue.

 

A causa delle complicanze che possono insorgere, il morbillo è considerato la più grave tra le malattie infettive infantili che possono risultare particolarmente pericolose nei bimbi più piccoli o più deboli.

Di seguito, tutte le complicazioni più comuni:

  • Infezioni all’orecchio che possono causare otite media o sordità (un bambino su 10);

  • Diarrea (un bambino su 10);

  • Polmonite interstiziale (uno su 50) che è anche la causa più comune di morte da morbillo;

  • Altre complicanze respiratorie come laringiti e broncopolmoniti batteriche.

 

Complicanze, fortunatamente, meno frequenti sono:

  • Encefalite (un caso su 1000), grave infiammazione al cervello che può causare convulsioni, sordità e ritardo mentale permanente; 

  • Panencefalite subacuta sclerosante (PESS), malattia degenerativa cronica del sistema nervoso centrale che può manifestarsi a distanza di molti anni dal morbillo (un caso ogni 10000);

  • Cecità;

  • Complicazioni cardiache ed epatiche.

 

 

Farmaci per curare il morbillo in caso di complicanze

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Nei casi più gravi, per evitare complicazioni (laringite, otite media, diarrea, polmonite, encefalite, si possono associare alla suddetta terapia sintomatica le seguenti classi di farmaci:

  • Cortisonici;

  • Antibiotici come ampicillina (Amplital, Ampilux, Unasyn) e cefalosporine come Cefadroxil e Cefuroxima, da somministrare solo in caso di complicanze batteriche (infezioni batteriche come polmonite, bronchite, sinusite);

  • Penicillina;

  • Ribavirina (come Rebetol, Ribavirin Tevam Ribavirina Three Riversm Ribavirin BioPartners), un antivirale indicato per pazienti con sistema immunitario indebolito oppure in caso di complicanze gravi (otite media, encefalite) seppure non sia ancora stato del tutto dimostrato l’effettivo beneficio di questo farmaco.

 

Consigli utili in fase di decorso del morbillo

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Per superare al meglio la malattia, è necessario:

  • Stare a riposo: il sonno ed il riposo assoluto sono la medicina numero uno perché consentono all’organismo di sconfiggere il virus al meglio;

  • Seguire una dieta leggera, sana ed equilibrata, indicata per bambini malati e con febbre alta, soprattutto per combattere la diarrea;

  • Idratare molto l’organismo con abbondante apporto di liquidi;

  • Rinnovare di frequente l’aria nell’ambiente;

  • Eseguire abluzioni con acqua tiepida;

  • Non sfregare e non toccare l’eruzione cutanea (esantema);

  • Evitare la luce intensa in quanto chi ha il morbillo è affetto da fotofobia. E’ importante, per scongiurare il rischio di congiuntivite, effettuare frequenti lavaggi con acqua tiepida ed eseguire un’accurata pulizia delle palpebre allo scopo di rimuovere più possibile le cause del fastidio agli occhi;

  • Usare lozioni di calamina, l’hamamelis, bagni con amido di mais o bicarbonato di sodio per alleviare il fastidioso prurito.

 

Vaccinazione anti-morbillo

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Come abbiamo visto, il morbillo è una malattia virale che deve fare il suo decorso: si possono curare o alleviare in sintomi ma la malattia non può essere curata direttamente con farmaci specifici.

Il vaccino per prevenire il morbillo può essere efficace ma è bene ricordare che non offre una garanzia assoluta sull'immunità dalla malattia.

Con il decreto legge approvato il 28 luglio 2017 la vaccinazione contro il morbillo è diventata obbligatoria per i minori da 0 a 16 anni e può essere effettuata attraverso una sola iniezione insieme ad altre tre coperture vaccinali (quadrivalente MPRV che include i vaccini anti-morbillo, anti-parotite, anti-varicella e anti-rosolia). Sono esclusi dall’obbligo i bambini che hanno già contratto la malattia in modo naturale perché, una volta contratta e superata la malattia, se ne diventa immuni.

Le vaccinazioni obbligatorie sono un requisito essenziale per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole d’infanzia (per i bimbi da 0 a 6 anni).

Generalmente, i neonati sono protetti dal morbillo nei primi 6 mesi di vita in quanto l’immunità viene trasmessa dalle madri immunizzate dalla malattia contratta in passato.

Il vaccino anti-morbillo è controindicato a donne in gravidanza, bimbi affetti da tubercolosi, leucemia o altri tumori non curati, bimbi allergici alla gelatina o all’antibiotico neomicina oppure a soggetti con sistema immunitario compromesso per varie cause.