Morbillo

 

morbillo sintomiIl morbillo, come la parola stessa ci suggerisce, è un morbo che colpisce con frequenza e intensità. Altro non è che una malattia infettiva, facile da prendere soprattutto in età infantile a causa della sua alta contagiosità.
Il virus che causa il morbillo è il Paramyxovirus, si muove per via aerea, nonostante possa sopravvivere poco fuori dall'organismo, la sua contagiosità è all'incirca del 98%.

Generalmente colpisce i bambini in età compresa tra 1 e 3 anni, perciò viene definita malattia infantile al pari della varicella o della pertosse.

Essendo molto contagiosa è previsto un periodo di quarantena, di isolamento per i malati (solitamente, a primavera o verso fine inverno). Rappresenta una delle febbri eruttive più frequenti nel mondo (20 milioni di casi ogni anno), seppure in Italia come in tutti i Paesi sviluppati sia ormai diventato raro grazie alla vaccinazione con richiamo. Pur essendo definita malattia infantile può colpire chiunque compreso gli adulti; sono a rischio tutti i soggetti non vaccinati che non hanno mai contratto la malattia.

 

 

Cause del morbillo

Il responsabile del morbillo, una delle malattie più trasmissibili, è un virus di genere morbillivirus (della famiglia dei Paramixovidae) e si trasmette solo nell’uomo.

Il contagio avviene in modalità diretta per via aerea, tramite le secrezioni nasali e faringee diffuse nell’aria quando il malato starnutisce o tossisce, oppure in modalità indiretta toccando oggetti contaminati dalle goccioline volatili.

Con un periodo di incubazione di circa 10 giorni (dall’entrata del virus nell’organismo fino allo sfogo della febbre), il morbillo risulta contagioso fino ai 5 giorni successivi all’eruzione cutanea (con il picchio massimo quando di scatena la febbre, tre giorni prima).

 

Sintomi del morbillo

Dal momento del contagio il morbillo rimane in incubazione per 10-12 giorni. Nell'arco di questo periodo si accusano generalmente svariate forme di malessere. Passiamo dal raffreddore alla tosse secca, dalla congiuntivite ad una febbre che può raggiungere i 39-40°.
 

morbillo bambiniPrima delle tipiche macchie rosse che caratterizzano il morbillo abbiamo le macchie di Koplik, all'interno del labbro inferiore. Alla vista sono identiche alle classiche bolle bianche, le capocchie di spillo, causate da cibi calorosi o dall'influenza. Tuttavia, quando si presentano dopo i sintomi sopra elencati, si può sospettare che il morbillo stia per apparire. Queste macchie scompariranno più o meno dopo 12 ore.
Finita questa fase, inizieranno ad apparire le bolle rosse leggermente rialzate, prima vicino all'attaccatura dei capelli, poi sulla fronte, e così via fino ad arrivare ai piedi. Il morbillo, a differenza di altre malattie infettive che si manifestano con le eruzioni cutanee, non compare qua e là. La sua azione si estende dall'alto verso il basso.

Quando il morbillo si manifesta alla vista, la persona può avere una temperatura corporea pari o superiore ai 40°.  Il morbillo tende a sparire all'incirca dopo 10 giorni. Vi rimandiamo a questo articolo "
morbillo sintomi" per maggiori informazioni.

 

Complicanze morbillo

Il morbillo tuttavia può portarsi dietro una serie di complicazioni da non sottovalutare.
Partiamo dalla polmonite e la broncopolmonite (non più del 7% dei casi), a seguire l'otite media.

Come abbiamo già accennato, il morbillo colpisce quasi sempre in età infantile e quindi generalmente bambini tra i 5 e i 10 anni. Ciò non vuol dire che l'adulto che non ha contratto la malattia ne sia immune. Sarebbe in realtà meglio prendere il morbillo da bambini, perché le complicanze sono nettamente inferiori. Sono due i modi per difendersi dal morbillo, prendere il virus oppure essere vaccinati durante l'infanzia. Sono gli unici due modi per avere l'immunità a vita. Tuttavia l'adulto corre meno rischi di contagio, in quanto, nell'arco della vita, ha accumulato numerosi anticorpi capaci di sconfiggere questi tipi di virus.

Il
decesso a causa del morbillo avviene soprattutto entro il primo anno di età, nel periodo adolescenziale e quello adulto. Le complicanze sono in linea di massima quelle già elencate sopra, ma in questi periodi della vita si aggiunge anche l'encefalite, che si sviluppa nel sistema nervoso. Questa infezione può danneggiare in via permanente il cervello e in alcuni casi può dimostrarsi addirittura fatale. Può non manifestarsi subito, ma anche dopo diversi anni dal contagio.
Un occhio di riguardo devono averlo soprattutto le donne in
gravidanza. Il morbillo infatti può causare un infiammazione fatale all'interno dei polmoni, portare all'aborto e ad un parto prematuro.
 

Morbillo: come evitare il contagio

morbilloPer evitare il contagio è necessario non stare in un luogo chiuso, dove al suo interno vi è una persona affetta da morbillo. E' per questo motivo che i bambini durante il periodo scolastico si ammalano di morbillo, varicella, rosolia, scarlattina, quarta malattia, quinta malattia, sesta malattia, pertosse e parotite (malattie esantematiche dei bambini). Tornando a noi, purtroppo il morbillo è contagioso anche quattro giorni prima dalla comparsa delle macchie rosse, ma il periodo di maggior pericolo sono i primi quattro giorni da quando l'eruzione cutanea si è manifestata.

Sono maggiormente a rischio, tra le persone che non hanno ancora sviluppato l'immunità o non sono state vaccinate, coloro che hanno nel corpo poca vitamina A, la fibrosi cistica, malattie ai reni o al cuore.

 

 

Diagnosi

La diagnosi per accertare che si tratti di morbillo, solitamente, si esegue soltanto tramite osservazione clinica delle macchie di Koplik: richiede una storia di febbre da almeno 3 giorni, tosse, rinite o congiuntivite.

Un’alternativa diagnostica all’osservazione clinica è un test da laboratorio eseguito per confermare la presenza di anticorpi lgM per il morbillo o per l’isolamento del virus RNA del morbillo: allo scopo si preleva sangue o si raccoglie la saliva.

 

Vaccino

Il vaccino per il morbillo non è obbligatorio in Italia (ad eccezione delle reclute, al momento dell’arruolamento), ma quantomeno raccomandato a tutti. Fa parte dei vaccini vivi attenuati, noto come Mpr, un complesso vaccinale usato anche contro la rosolia e la parotite.

Fino a 6-9 mesi, il neonato potrebbe essere protetto dagli anticorpi della madre (se è immunizzata) ma questa protezione si riduce se la madre è stata immunizzata dal morbillo stesso o dal vaccino.

Di regola, va fatto un primo vaccino al 12°-15° mese (comunque, prima dei due anni) per, poi, effettuare un richiamo all’età di 5-6 anni o di 11-12 anni.

Il vaccino è sconsigliato a soggetti con deficit immunitario o sotto terapia immunosoppressiva, alle donne in gravidanza, a bambini con tubercolosi, leucemia o altri tumori non curati, oppure allergici alla gelatina o all’antibiotico neomicina. E’, invece, raccomandato a chi ha contratto l’Hiv senza aver sviluppato l’Aids.

Donne incinte o bambini con sistema immunitario debole possono essere protetti con un’iniezione di anticorpi (immunoglobina) entro 6 giorni dall’esposizione di un focolaio di morbillo.

Il vaccino può causare in bambini con problemi di salute reazioni come febbre, eruzioni cutanee simili al morbillo (non contagiose), effetti collaterali destinati a sparire da soli.

 

Cure per il morbillo

Il morbillo deve essere curato dal medico. Sarà lui l'unico in grado di somministrare i medicinali o i farmaci più efficaci. Come ogni altra malattia, anche il morbillo richiede un trattamento in base al singolo caso.
Tuttavia la persona potrà utilizzare alcuni
rimedi naturali per lavare gli occhi, nella maggior parte dei casi l'acqua tiepida sarà sufficiente, in modo da rendere meno dolorosa e fastidiosa la congiuntivite.

 

Complicazioni

In Italia, il morbillo deve essere notificato alle autorità sanitarie. La malattia, se non curata, può portare a complicazioni in forma di superinfezioni batteriche (polmonite, laringite, diarrea, otite media, encefaliti).

Le complicanze sono rare ma possibili: considerate che il morbillo provoca dai 30 ai 100 morti ogni 100.000 persone contagiate, soprattutto neonati, bimbi malnutriti e soggetti compromessi a livello immunitario. Per ridurre le complicanze del morbillo, si somministra la vitamina A.

 

Curiosità

Il morbillo colpisce circa 20 milioni di persone all’anno, specie in Africa ed Asia, ed è la malattia che provoca il maggior numero di decessi rispetto ad ogni altra patologia.

Prima che venisse reso disponibile il vaccino di Maurice Hilleman (1963), solo negli Stati Uniti si registravano da 3 a 4 milioni di casi ogni anno, in gran parte bambini di età inferiore ai 5 anni, e 7-8 milioni di decessi di bambini nel mondo ogni anno.

Secondo una stima colossale, tra il 1855 e il 2005 il morbillo ha ucciso circa 200 milioni di persone nel globo. A cavallo tra il 2014 ed il 2015 un’epidemia di morbillo a Berlino ha causato circa 782 casi di contagi.

Sempre nel 2015, una donna statunitense è morta di polmonite causata da morbillo: un caso del genere non si verificava dal 2003, la donna era stata vaccinata ma alcuni farmaci immunosoppressivi le sono stati fatali.